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Le tante sfaccettature del viaggio

È partire alla scoperta di un mondo diverso dal proprio, fatto di abitudini ed usi con i quali non si è familiari, e di terre e paesaggi sconosciuti, di nuove culture e nuovi colori e odori. Che si “respirano” a pieni polmoni immagazzinandoli e portandoli poi con sé sulla via del ritorno.

Il viaggio è sentirsi scuotere dentro, facendosi sorprendere piacevolmente da un angolo o scorcio particolare, che ha quel qualcosa in più di affascinante ed attraente, ma anche da un mercatino o da un negozietto caratteristico, come pure da un ristorante dai piatti saporiti e a cui è difficile resistere.

E ancora, il viaggio è un modo per osservare l’ambiente circostante con occhi differenti, per “fermarsi” anche se ci si muove, “raccogliendo” nuovi input e facendone tesoro. Per dedicarsi al maggiore ascolto della propria persona e scoprirsi di più, individuando i limiti personali e lavorandoci su per migliorare.

Il viaggio è un percorso interiore, è lo “spunto” per crescere. È la vita stessa, che “prende” e coinvolge, facendo varcare i confini di ciò che sino a quel momento si conosceva.

Le tappe evolutive nel corso del tempo

Ne ha subito di cambiamenti nel corso del tempo, a partire dai mezzi di trasporto, rappresentati inizialmente dai carri e dalle imbarcazioni, e poi dai treni e dagli aerei dei giorni nostri. Per poi spostarsi alle specifiche finalità, da principio militari, religiose e commerciali, e poi, in un secondo momento – quello più attuale – anche conoscitive e di semplice svago.

Ciò che però resta immutata è la “ratio” sottesa al viaggio, che indipendentemente dallo scopo, dalla “destinazione finale”, è costituita da un arricchimento personale, da una maggiore consapevolezza da parte del viaggiatore, che fa ritorno alla sua terra con una “marcia in più” rispetto all’andata. Perché ha ampliato i suoi orizzonti e modificato le convinzioni avute sino a quel momento, accogliendone altre.

In un cammino che va a definire quella che è la “circolarità” del viaggio, non solo dunque uno spostamento fisico da un luogo all’altro, bensì un’apertura a mondi diversi, che vedono sempre più coinvolta l’integrazione e non la singola individualità.

Mutamento del concetto di viaggio allora sicuramente, ma con al centro il punto fermo della ricerca interiore e della scoperta dell’ignoto, quali baluardi saldi e indiscutibili. Che “muovono” l’anima rivoluzionandola anche, con nuove sfumature che possono magari in un primo momento destabilizzare, ma che poi “riempiono” ed aggiungono nuovi, importanti, tasselli, alla propria esistenza.

L’avvento della digitalizzazione

All’interno del concetto evolutivo del viaggio non può non essere citata la profonda e sostanziale differenza rispetto al passato – non necessariamente troppo lontano – introdotta dalla digitalizzazione, che ha completamente “sconvolto” il modo di viaggiare.

Si pensi ad esempio innanzitutto alla destinazione del proprio viaggiooggi le sollecitazioni ed i possibili suggerimenti giungono praticamente da ogni dove, è sufficiente accendere il computer e trovarsi immersi in un mare magnum non solo di informazioni, ma anche di occasioni di condivisione e scambi di idee ed opinioni. Dove si può avere qualche “dritta” ed utile consiglio.

Per non parlare delle immagini disponibili in rete… tante, tantissime, in cui perdersi letteralmente! Per poi “preferirne” una, che maggiormente colpisce o rapisce, e decidere di trarne ispirazione per la prossima meta.

Prima invece ci si affidava ai programmi televisivi, oppure ai racconti di parenti ed amici che avevano viaggiato in un dato luogo e si prodigavano in dettagliati resoconti del proprio soggiorno, accompagnandoli con “vecchie” foto e cartoline acquistate durante il soggiorno stesso. O, ancora, si sfogliavano le brochure delle agenzie di viaggio, che quasi facevano sembrare ogni luogo così “lontano” ed “inaccessibile”. Una modalità, quest’ultima, tuttora presente per la verità, ma “sostenuta” da tanti altri canali informativi.

E che dire delle guide? Da principio esclusivamente cartacee e non propriamente leggere, sono oggi state per lo più soppiantate da quelle in formato tascabile nonché elettroniche, di grande utilità anche per guadagnare spazio in valigia.

Ma sono le modalità di prenotazione ad aver subito un cambiamento decisivo: scopriamone il perché.

In particolare: la prenotazione dell’alloggio

La vera “rivoluzione” in fatto di viaggi con l’avvento dell’era digitale si è avuta nella prenotazione del proprio alloggio, fatta nei tempi scorsi esclusivamente al telefono da principio, e poi in un secondo momento tramite e-mail, generalmente da parte dell’agenzia di viaggi a cui ci si rivolgeva.

Oggi invece l’organizzazione del viaggio è improntata alla massima autonomia. Non necessariamente, infatti, bisogna fare capo ad un intermediario: basta affidarsi al web e cercare la propria meta del cuore avvalendosi dei diversi portali a disposizione – usufruendo anche delle recensioni presenti – per poi prenotare. Il “tradizionale” albergo, certo, ma pure altre soluzioni, quali il B&B, ad esempio, oppure un appartamento, in base alle proprie, specifiche, necessità.

E sempre beneficiando del web, poi, è possibile non “limitarsi” alla scelta del luogo di destinazione e del relativo soggiorno, e selezionare altresì determinate attività, escursioni, visite guidate a cui prendere parte. Procedendo tranquillamente da casa propria, per il massimo della comodità.

Per prenotare ad esempio una crociera sul Tamigi a Londra, una gita in barca a Minorca, come pure i biglietti per la Galleria degli Uffizi a Firenze, o un tour del Palazzo Ducale a Venezia – giusto per fare qualche esempio – si potrà visitare il sito https://www.hellotickets.it/ e beneficiare di prezzi davvero convenienti. E magari avere qualche idea in più per trascorrere una vacanza diversa dal solito.

Precedentemente, invece, si decideva cosa fare facendo riferimento ai suggerimenti dei parenti o degli amici che erano già stati in quel dato luogo, oppure ci si affidava esclusivamente alle brochure fornite dall’ufficio informazioni. Queste ultime tuttora esistenti e consultate, ovviamente, ma “affiancate” da una modalità più innovativa ed immediata.

E concludiamo questo viaggio… nel tempo con una breve nota dedicata ai ricordi post-vacanza. Prima “impressi” nei rullini delle macchine fotografiche, oggi, invece, archiviati nelle memorie del pc e dello smartphone.

Senza dubbio un modo più pratico, ma non va dimenticato il fascino dato dallo sfogliare il “caro, vecchio” album di fotografie, da commentare insieme ad amici e parenti riuniti per l’occasione. Uno “spazio” che ci si ritagliava gustandolo senza fretta, riportando alla memoria i momenti più belli.